Automotive Design: dal master TAD, tre nuovi concept “Vehicles for Hybrid Environments”. Il Master in Transportation & Automobile Design (TAD) celebra la conclusione della XII Edizione del Master, con il Graduation Day e la presentazione dei progetti di tesi.
Continua, infatti, presso il Campus Bovisa del Politecnico di Milano, in Via Candiani 72 (edificio B2), la Master TAD Showcase 2021. E’ la consueta mostra dei concept e modelli di stile realizzati dagli studenti della XII edizione del Master TAD, con tema progettuale “Vehicles for Hybrid Environments”. La Master TAD Showcase 2021 rimarrà allestita fino al 30 luglio. Il live streaming dell’inaugurazione è visibile al seguente link: https://www.facebook.com/TADpolimi/videos/564494724960254
Il tema progettuale svolto dai corsisti che hanno concluso la XII Edizione del Master, iniziato nel marzo 2020, è stato molto stimolante e innovativo: Vehicles for Hybrid Environments, dove il gioco di parole è dato dall’aggettivo hybrid associato agli ambienti percorsi dai veicoli e non all’alimentazione dei veicoli. In particolare, l’ibridazione viene declinata in vari modi da un progetto all’altro, fra terra, aria e acqua.
E’ sempre più probabile che nei prossimi 30 anni assisteremo a profondi cambiamenti di tipo socio-culturale, innescati dai cambiamenti climatici di cui stiamo prendendo maggiore consapevolezza. Tali cambiamenti ci porteranno ad affrontare problematiche vecchie e nuove con uno sguardo diverso sul futuro dei veicoli per la mobilità delle persone. Da questo presupposto comune, gli studenti hanno progettato tre veicoli in grado di passare da una medesima modalità standard di viaggio ad un’altra modalità alternativa, scegliendo per ciascuno dei tre gruppi di lavoro, un secondo ambiente in cui il veicolo possa muoversi con pari efficacia.
In questo modo, ispirandosi al mondo dei droni, è nato un veicolo capace di viaggiare su strada e di volare a bassa quota per superare sia gli ostacoli naturali che gli ingorghi stradali. Ripensando invece all’unica auto anfibia prodotta in serie nel corso degli anni ’60 del secolo scorso, è nato un veicolo anfibio in grado di ospitare una famiglia con un elevato livello di comfort tanto sulla terra ferma che sull’acqua. Per il terzo veicolo si è scelta una situazione estrema, con un progetto in grado di andare anche sott’acqua, fino ad una profondità di 25 metri. Ogni veicolo è stato progettato ipotizzando un collegamento ad un marchio, scelto direttamente dagli studenti per la sua coerenza con gli obiettivi del progetto, senza alcun coinvolgimento diretto delle stesse aziende proprietarie dei brand. Sono stati scelti anche marchi del mondo consumer e della moda, non solo del settore automobilistico.
I tredici studenti, due dei quali stranieri, sono stati divisi in tre gruppi:
– AIR-Ciel: gruppo che si è occupato del veicolo terrestre e volante
– ON WATER-K•Wave: gruppo che si è occupato del veicolo terrestre e che naviga come un motoscafo, sul pelo dell’acqua
– SUB-Chios: gruppo che si è occupato del veicolo terrestre e sottomarino.
Ecco la descrizione di ogni singolo progetto.
AIR-Ciel. Il team di studenti ha affrontato la sfida di progettare un veicolo ibrido per il 2050, in grado di viaggiare via terra e in volo. Considerando il forte contenuto tecnico del progetto,
è stato deciso che Bugatti sarebbe stata la corrispondenza di brand perfetta, poiché la volontà di affrontare grandi sfide tecniche è insita nella storia Bugatti.
La sovrappopolazione sarà uno dei temi principali delle grandi città del 2050. Quindi, era necessario progettare un veicolo molto piccolo e agile da far decollare, con una capacità di volare anche per brevi tratte. La parte più difficile della sfida è stata proprio quella di progettare un veicolo che ricordasse gli stilemi di design Bugatti, anche se ovviamente si tratta di un progetto completamente diverso rispetto a quelli dei modelli prodotti dalla Casa automobilistica. Per raggiungere questo obiettivo, ci si è rifatti alle radici storiche di Bugatti e ai valori fondamentali: leggerezza, semplicità, cura dei dettagli. La principale ispirazione è stata l’iconica Type 35. Ciel ha forme inaspettate, ma si identifica subito come Bugatti, poiché richiama tutti gli elementi di stile del marchio.
ON WATER-K•Wave. E’ stato immaginato un veicolo anfibio con gli elementi del marchio K-Way, sceltoper il suo DNA. K•Wave è un veicolo compatto che può facilmente viaggiare per le strade delle future città costiere. L’ampio spazio interno unisce le caratteristiche di barche e
auto, garantendo sempre ai passeggeri il perfetto livello di comfort durante il viaggio sia a terra che in acqua. Dotato di modalità di guida sia autonoma che manuale, offre all’utente un’esperienza di guida che si adatta alle sue esigenze. K•Wave è il veicolo perfetto per tutta la famiglia. Molti dettagli sugli interni richiamano le caratteristiche principali del marchio. Tessuti tecnici, colori vivaci e l’elemento distintivo centrale: l’iconica zip, che diventa una striscia lungo la quale i diversi componenti degli interni si muovono per rimodellare lo spazio. Un esempio è il volante: in modalità autonoma diventa una maniglia su cui aggrapparsi, mentre ci si sposta all’interno dell’auto.
SUB-Chios. Chios è il veicolo perfetto per il turismo 2050. Compatto e avventuroso, il suo obiettivo è quello di intrattenere la coppia di passeggeri. Chios li accompagnerà per un’immersione o per un giro in un’area protetta naturale. Le piccole isole polinesiane sono il suo habitat naturale, per esempio.. Grazie all’ampia vetratura, al sistema di infotainment e alle telecamere integrate, Chios è la scelta perfetta per vivere un’esperienza altamente “immersiva”. Il suo legame con il marchio GoPro è inconfondibile. L’obiettivo del progetto è ridurre al minimo la distanza tra gli utenti e quei percorsi solitamente inaccessibili. La sicurezza dei passeggeri deve essere garantita, insieme all’integrità delle aree naturali.
Non sono necessarie competenze speciali per godersi l’esperienza di Chios, grazie alla guida autonoma. La modalità di crociera è gestita da quattro motori, due dei quali sono direzionali, e da un’ala stabilizzante. La profondità massima che può essere raggiunta sott’acqua è di 25 metri. La porta per entrare nella cabina è integrata sul retro dei sedili, al fine di preservare la visibilità dall’ampio parabrezza frontale. Le manovre di immersione e di superficie sono gestite da serbatoi d’aria gonfiabili su entrambi i lati della cabina. All’interno, la scelta del materiale e delle finiture si ispira al mondo nautico, mentre il motivo 3D delle luci ricorda la bioluminescenza delle creature marine.